martedì 4 novembre 2014

Tra sogno e realtà: le Case Volanti di Laurent Chehere

Ricordate “Up”, il poetico film di animazione in cui quel dolcissimo vecchietto, per realizzare il viaggio troppo a lungo rimandato, lega la sua villetta a dei palloncini e la fa volare?

Mi è tornato in mente non appena ho visto queste fantastiche foto (ovviamente rimaneggiate con photoshop) del fotografo francese Laurent Chehere, classe 1974.
Laurent racconta che il progetto di realizzare queste sue case volanti nasce da due passioni: quella di esplorare la città, ed in particolare i quartieri più poveri, e quella di avventurarsi in tutti i campi della fotografia.
Altra fonte d’ispirazione sono stati alcuni film di registi che ammira particolarmente come Hayao Miyakazi, Wim Wenders, Marcel Carné, Albert Lamorisse  e Federico Fellini (al film “ La strada” si è inspirato per realizzare “Circus”).

Il suo è anche un tentativo di elevare dall’anonimato dei brutti e fatiscenti edifici  e, attraverso questi, di raccontare  le storie dei suoi abitanti.

Personalmente penso che sia anche un modo per esplorare il mondo dei sogni, un po’ come faceva Marc Chagall, ma ribaltandone il punto di vista: non più solo personaggi che volano ed osservano dall’alto il paesaggio, ma case, roulotte, hotel e persino una tomba che prendono il volo insieme ad essi.

Il fotografo invita ad osservare i dettagli delle foto (graffiti, scritte, finestre, personaggi) per scoprire quale storia abbia voluto raccontarci o per stimolarci ad inventarne di nuove.

Ci proviamo?

Between dream and reality: the Flying Houses of Laurent Chehere
Remember "Up", the poetic animated film in which the sweet old man to make the trip too long delayed, ties balloons to his house and does it fly away? 

I was reminded when I saw these amazing photos (obviously reworked with photoshop) by French photographer Laurent Chehere, born in 1974. 
Laurent said that the idea  to take pictures with these houses flying stems from two passions: to explore the city, and in particular the poorest neighborhoods, and to venture into all fields of photography. 
Another source of inspiration were some film directors he admires particularly like Hayao Miyakazi, Wim Wenders, Marcel Carne, Albert Lamorisse and Federico Fellini (the movie "La strada" inspired the photo "Circus". 

His is also an attempt to elevate from the anonymity the ugly and dilapidated buildings and, through it, to tell the stories of its inhabitants. 

Personally I think it's also a way to explore the world of dreams,  like the masterpieces of Marc Chagall, but overturning the point of view: not just people who fly and observe the landscape from above, but houses, caravans, hotels and even a tomb take flight along with them. 

The photographer us invites to observe the details of the photo (graffiti, writings, windows, people) to find  what kind of story he  us wanted to tell or he encourages us to invent the new ones. 

Shall we try?



 A vendre - For sale

Caravane - Caravan

Cinema X

Cirque - Circus

Cous Cous

Harmonie - Harmony

Hotel du Lion d'Or

Le ballon rouge -The red baloon

Le petit journal

Le  voyuer

Le linge qui seche - The linen which dries

Mc Do

Nature morte -Sill Life

En feu - On fire

Aveugle - Blind

 Dr Pierre

 La blanchisserie - The laundry

La grande illusion - The  great illusion

Max

Sans concession - No concession

 Show must go on

Trace au mur - On the wall

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